Il Natale mi dà uno spunto di riflessione, c’è chi fa liste, chi scrive a Babbo Natale… E Tu? Se invece di fermarsi al Natale vai oltre questa ricorrenza consumistica, ti sei chiesta/o, cosa vuoi? Cosa può fare veramente la differenza nella qualità della tua vita?
Faccio un po’ di esempi per capirci meglio. A volte pensiamo che sia proprio quella cosa che ci serve, che “manca”, per essere felici, e che quando l’avremo, saremo perfettamente felici… Ti capita mai di dirti “Appena questa cosa si sarà sistemata, quando avrò ottenuto questa cosa – la casa, o il lavoro, o il partner ideale – allora sarò felice!”?
E quello stato di felicità? Quanto ti dura? Fino a che non dovrai “sistemare” un’altra cosa, finché questa casa diventerà scomoda/piccola, lontana dal lavoro, oppure il lavoro non ci piacerà più per qualche motivo o il/la partner, ci mostreranno le loro debolezze…
Ma se ti guardi dentro, potresti scoprire la verità. Che quest’ansia di avere, colma il vuoto dell’essere, del riconoscere la meravigliosa creatura che sei!
Entrare in contatto con te fa la differenza. Permette a te stessa/o di amarti così come sei e da questa partenza di Amore incondizionato può nascere il cambiamento, il percorso verso la persona che puoi diventare.
Ricorderai che da bambino avrai fatto il gioco del “Facciamo che io ero… e tu eri…”, vero? Erano giochi di ruolo in cui imitavamo i grandi, di cui scimmiottavamo i comportamenti, nel bene e nel male, erano simulazioni di quello che saremo diventati da adulti.
Sei l’adulto che volevi essere? Hai raggiunto i tuoi sogni o li hai nascosti nel famoso cassetto?
Sai qual è la tua domanda guida? Ognuno di noi ne ha una. Per scoprirlo basta fermarsi un attimo e chiedersi: “Qual è la domanda che mi faccio sempre? Quella che parte in automatico, dal tuo inconscio…”
La mia vecchia domanda guida era: “Come posso evitare i conflitti?”
Per gli altri forse era una cosa bella e socialmente utile, io dirimevo i litigi, facevo da paciera ogni volta che potevo, mi mettevo in mezzo, perché le persone non si scontrassero e difendevo, ovviamente i più deboli, cercando di persuadere i “cattivi” che la pace è la cosa più importante di tutte. Da una parte è vero, come valore assoluto la pace è ottima, ma a volte i conflitti devono esplodere e se c’è sempre qualcuno che si “mette in mezzo” le persone non imparano mai a gestire i conflitti in modo autonomo. Insomma, da un certo punto di vista non aiutavo le persone a crescere e a comportarsi da adulti. Inoltre il mio punto di vista non esisteva, cioè, per evitare di fare favoritismi, alla fine non assumevo nessuna posizione. E lo stesso facevo con la mia vita. Giustificavo tutti e tutto, non permettevo agli altri di assumersi la responsabilità delle cose, ma non me la assumevo neppure io.
Ti ho reso l’idea della potenza della domanda guida?
Ora ti invito a trovare la tua domanda guida: se t’interroghi solo un momento, con calma, se pensi al tuo quotidiano, esce sicuramente fuori; è semplice, te la fai continuamente, è un po’ il tuo “chiodo fisso”, spunta da sola, nella mente, e se ne sta lì. A volte per risponderle, c’è bisogno di fare un’azione, a volte di osservare la realtà, o il comportamento degli altri, oppure il proprio.
Questa domanda è la guida della tua vita, è importante. Direi che insieme ai valori e alle convinzioni è parte costituiva del tuo essere, per questo è importante scoprirla e capire dove ti porta, e per capire anche la tua mission, ovvero… Cosa vuoi veramente?
Per scoprire queste cose puoi partecipare ad uno dei miei percorsi, che partono il 5 e il 6 dicembre qui a Roma.
Puoi anche contattarmi privatamente, mandami una mail, ti leggo volentieri; oppure puoi mandarmi un SMS.
L’unica cosa in cui non posso aiutarti è ritrovare il tempo che hai già vissuto, ma quello che deve ancora venire è tutto tuo e puoi cominciare a dare alla tua vita un senso più grande e più tuo.
Ti aspetto! BUONA VITA!