Perché detesto la parola ormai

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Sei una persona da: “Ormai!” o una persona da: ” Non è mai troppo tardi”?

Quante volte hai rinunciato a dire una cosa che avrebbe fatto la differenza in un rapporto? Per orgoglio, paura di essere attaccato, paura di apparire debole  – quello che cede.

Quante volte non hai detto “no!” quando quel no serviva ad impostare un’area di rispetto per te, per la tua dignità personale, affettiva, lavorativa?

Quante volte hai detto “no!” quando avresti voluto dire si, ma non sapevi spiegare cosa, dentro di te, ti spingeva a negare quella possibilità, quell’incontro, quel viaggio?

Un aereo che sbaglia rotta di un solo grado invece di coprire la tratta Roma-New York, può fare il giro del mondo, figurati che enorme differenza può fare nella tua vita dire si, quando c’è da dire sì e no, quando è bene dire no.

Ma alla base di queste scelte errate c’è una terribile parola – ormai.

Ormai è troppo tardi: sono troppo vecchio, sono troppo ignorante, sono troppo avanti con questo rapporto impostato male, ormai non può capire, ormai non posso spiegare, ormai non posso cambiare.

Il cambiamento fa paura. Spesso si preferisce star male, ma almeno conosci quel male e quasi ti ci conforti, piuttosto che rischiare l’ignoto, una reazione che non sai quale può essere, un ennesimo no, un’ennesima porta sbattuta in faccia.

La vita ti da ciò che ti aspetti ti dia. La vita non è dei paurosi, ma dei coraggiosi. Condividi il TweetNon i capitani d’impresa ma delle persone che sanno sbagliare e correggersi, che si assumono responsabilità, anche degli errori e decidono che non è finita “finché non lo dico io!”  Non nel senso di prevaricazione, ma ne senso che, se non sono compreso, cercherò di spiegarmi meglio, se non mi sento abbastanza libero, farò tutto quanto è in mio potere per liberarmi e così via.

Vedo molte persone intrappolate in schemi forse inizialmente impostati da altri, ma ha cui hanno dato il proprio assenso, anche silenzioso. Condividi il Tweet

Ormai, per me, è una parola che non esiste, se attraverso quell’ormai io rinuncio ad essere felice.

E se non fossi stata abbastanza chiara, questa scena dal film “Non è mai troppo tardi”  – film che vi invito caldamente a vedere – può evidenziarvi meglio.

alla prossima

 

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