Vaccini: si o no? Occhi aperti!

Premetto che ho dovuto prendere questa decisione 20 anni fa, quando i vaccini in circolazione erano molti di meno, ma che avrei preso le stesse decisioni oggi in merito alle vaccinazioni.  Premetto che la scelta informata è quella che consiglio a tutti. Non prendete per oro colato quel che dice il vostro pediatra, chiedetegli cosa ha fatto per i suoi figli ( personalmente diffiderei di un pediatra che non ha figli, o almeno nipotini ma questo è un altro discorso). Verificate se  vi sembra convinto di quello che dice. Raccogliete informazioni in rete. Certo in rete troverete di tutto e a volte si preferisce non vedere. Ma  i  vaccini non sono bruscolini. I vaccini sono sostanze che vengono inoculate o ingerite, contengono non solo sostanze potenzialmente tossiche e invasive ma anche  eccipienti di varia natura. Non voglio spaventarvi, solo farvi ragionare sul tema e non essere deresponsabilizzati su una cosa così delicata. Pensate che il medico vaccinatore, per legge, è esonerato da eventuali danni alla salute del bambino vaccinato, ovvero lo Stato risponde qualora sia dimostrato che il danno sia stato causato dal vaccino. Io, la domanda che mi sono posta è stata questa: che m’importa a me se lo Stato mi risarcisce il danno? Esiste forse un bene più grande e supremo della salute e della vita delle mie figlie? La risposta è stata ovviamente, NO! Allora non le ho fatte vaccinare? Anche qui la risposta è stata: NO. Però ho adottato alcune strategie, che, spero, possano esservi utili, se non siete proprio convintissimi di stravaccinare i vostri bimbi.

  1. Anche se il piano vaccinale prevede di vaccinarli a 3 mesi, se il bimbo è allattato al seno, potete aspettare un pochino, almeno i 6 mesi se non più, considerato, ovviamente che NON frequenti il nido.  In questo caso rischierebbe di ammalarsi a contatto con bimbi vaccinati di fresco. Io introdussi la mia secondogenita a 18 mesi al nido con un piano vaccinale incompleto assumendomene tutte le responsabilità, ma è una scelta molto personale e considerata rischiosa.
    Misi sul piatto della bilancia i pro e i contro e avevo un medico in gambissima di cui mi fidavo molto, e decisi di rischiare, ma, lo ripeto, è una scelta familiare e personale. Feci, antipolio, difterica e antitetanica, e basta e non tutti i richiami nei tempi stabiliti, la prima vaccinazione la feci a 13 mesi.
  2. Vaccinate SOLO quando la creatura è in perfetto stato fisico, la vaccinazione fatta con sostanze “morte”, attenuate ecc… è sempre un’invasione del suo corpicino;
  3. Se volete limitare l’intossicazione multipla dei vaccini ( che vengono somministrati in gruppi di 4/6 per volta) chiedete al vostro pediatra di farvi la ricetta, comprateli in farmacia e fateglieli somministrare uno o due per volta, attenuerete l’impatto;
  4. Se vi segue un medico omeopata fatevi consigliare e preparate il bimbo al vaccino con un prodotto omeopatico che attutisca gli effetti secondari: alterazione febbrile e il piccolo shock della puntura;
  5. Se seguite in toto l’omeopatia ci sono dei vaccini di tipo omeopatico ( consigliatevi con il vostro omeopata) che possono accompagnare/sostituire il vaccino, NON dal punto di vista legale, ma solo profilattico.

Un tempo c’era la vaccinazione coattiva, i bimbi non vaccinati venivano prelevati con una sospensiva della patria potestà ai genitori, preso dalle forze dell’ordine e portato a vaccinare coattivamente. Oggi ci sono associazioni e organizzazioni che tutelano il diritto alla non vaccinazione obbligatoria.

Alcuni genitori ritengono che NON vaccinare sia socialmente dannoso, sia perché viviamo in una società multietnica e in un mondo globalizzato, quindi malattie ormai scomparse possono improvvisamente riapparire e colpire paesi occidentali e civilizzati come il nostro, sia perché  ritengono che i non vaccinati godano della protezione dalla malattia a “spese” di chi si sottopone al rischio della vaccinazione …

Illo tempore, quando ho inserito mia figlia al nido ebbi l’ostracismo del pediatra del nido comunale a cui fornii articoli di giornale dove si faceva appello alla Costituzione  Italiana, lettere in copia multipla dove mi assumevo le responsabilità del caso, e,  visto il continuare del suo ostracismo, minacciai di presentarmi con una troupe televisiva che denunciava il suo abuso, mancando assolutamente il rischio di infezione per gli altri bimbi, infatti era solo la mia creatura a rischiare di essere infettata. La spuntai. Anche alle scuole medie la storia si ripetè.  Venni guardata un po’ come una marziana, ma con la stessa documentazione fu tutto molto più rapido.

Quindi, qualsiasi sia la vostra posizione il concetto è: non fate una cosa perché la fanno tutti, ma scegliete quella che per voi è la strada più giusta, anche se non sembra la più semplice.

Vi ricordo che in Italia, unico paese europeo, è obbligatoria l’antiepatite ( un solo tipo, la C,  rispetto a i tanti tipi di epatite esistente) che è stata resa obbligatoria da DE LORENZO ministro inquisito per le mazzette e poi incarcerato. In Francia questa vaccinazione vaccinazione è stata eliminata dopo che alcuni studi l’hanno messa in relazione con casi di sclerosi multipla. Anche riguardo l’autismo vi sono due scuole di pensiero per cui il 50% degli studi effettuati su questo disturbo del comportamento, asseriscono una stretta relazione delle vaccinazioni con l’autismo. Bambini nati “normali” che improvvisamente hanno gravissimi disturbi comportamentali…

Continuo a dirvi, siate consapevoli delle scelte che fate, e scegliete ciò che è più giusto per voi…

Purtroppo la salute pubblica è diventata un affare da milioni di euro troppo spesso in mano a case farmaceutiche che pensano più al profitto che alla salute, quindi, cari genitori… occhi aperti! 😉