Allattamento al seno, lo sto viziando?

Cari Genitori,

Quando arriva un neonato in casa, tutto ruota intorno a lui, il latte o le pappe, i pannolini gli arrossamenti, dorme la notte o scambia la notte per il giorno… insomma, è proprio un gran da fare… Sicuramente vi sarà capitato di sentire qualche parente più anziano (più le donne che gli uomini in genere) dirvi di non tenere troppo in braccio il piccolo, che si vizia, di staccarlo dal seno appena ha finito di poppare, di dargli da mangiare regolarmente…

Sì, è vero, la vita regolare serve al piccolo, ma la casa non è una fabbrica e crescere un figlio è una magia fatta di tanti momenti di “doveri” che possono trasformarsi in piccoli e meravigliosi piaceri. Per chi, appunto, ha avuto il piacere di allattare al seno, quel momento, ripetuto più volte nell’arco della giornata, non è solo alimentazione. Il bambino sente l’odore della mamma, che associa al calore, alla sensazione di essere un tutt’uno perfetto, alla sicurezza, al piacere della suzione… al latte caldo e saporito nel pancino… e anche se non avete allattato al seno, l’odore, il calore, la sicurezza, il piacere nel pancino ci sono lo stesso! Quindi quei momenti vanno vissuti nella più pura intimità.

Ricordo sempre la mia ostetrica, che mi seguì anche nei mesi successivi al parto, che mise mio marito a fare da filtro ai parenti indesiderati. L’intenzione dei parenti e purissima, condividere la gioia della nutrizione del bimbo, con la mamma. Ma sono un disturbo e distraggono il bimbo: almeno nei primi mesi, l’allattamento dovrebbe avvenire in una stanza comoda e intima, va bene anche il lettone, purché teniate fuori cellulari e parenti, tranne il papà ovviamente!

E ve lo dico, senza tema di smentita: le nonne e i nonni saranno utilissimi e preziosi in altri momenti, ma per allattare, non servono!

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