Cosa fa la natura davanti ad una difficoltà?

Se aspetti che le cose cambino, che le condizioni in cui ti trovi, cambino, per agire in modo differente ti muovi in senso inverso alla natura, che cambia per creare la vita in ogni sua forma. Comincia a muoverti, ad agire come se il cambiamento esterno fosse già avvenuto.

Osserva la natura, cosa accade ad un sasso in mezzo al ruscello? L’acqua lo leviga e lo adatta al suo scorrere, non si chiede certo “Perché questo sasso sta proprio qui ad ostruire il mio passaggio?”

Guarda la leonessa (è lei che va a caccia, lo sapevi?) per caso si lamenta se non riesce a cacciare la sua preda? No. Va a caccia, finchè non ha il suo cibo. Nessuna forma della natura si lamenta o dà all’esterno la responsabilità del suo insuccesso. Anche perché in natura insuccesso vuol dire morire.

Noi abbiamo la fortuna di non dovere, nella vita di tutti i giorni, lottare per sopravvivere. Semplicemente sviluppiamo strategie di successo per ottenere i nostri obiettivi. Se siamo smart. Se invece ci concentriamo all’esterno di noi, per avere successo, se aspettiamo che cambino le condizioni, non centriamo il bersaglio.

In questi giorni parlavo con un mio coachee che ha un’azienda in fase di trasformazione. Mi diceva che non poteva prendersi lo stipendio perché non è l’amministratore, e fin qui mi rendo conto che la cosa è al di fuori del suo potere. Però, e qui ci vuole un però gigantesco, siccome ha deciso di diventare amministratore di quest’azienda, mi vagheggiava di come vede il futuro di quest’azienda, che con lui fiorirà, perché gli incassi ci sono, i clienti spendono… e tante altre belle facezie.

Di fronte alla mia domanda “Allora perché se entrano soldi non hai lo stipendio?” mi risponde che ora è un periodo di transizione, in cui, finchè non cambia l’assetto societario non si può fare nulla. Di fronte a questa risposta l’immagine della natura torna prepotente. Che forse la leonessa non deve portare il cibo ai suoi cuccioli ogni giorno? Forse il ruscello ferma la sua corsa per un sasso? Solo l’uomo s’inventa delle scuse per non agire e non essere veloce nell’agire! Così al mio coachee ho domandato: “Ci credi in quello di cui mi hai parlato? Nel fatto che quest’azienda diventerà il tuo futuro come amministratore? Allora fai come se il cambiamento societario fosse già avvenuto!”

C’è stato un tempo in cui ero espertissima ad applicare strategie per l’insuccesso. Ero bravissima a dire che non avrei potuto fare quella cosa o quell’altra perché “Non c’è tempo, non ci sono i soldi, non so come si fa…”. C’è stato un tempo in cui qualsiasi persona, azienda, privato o pubblico che fosse, sembrava avesse aspettato me, per fregarmi. All’inizio rose e fiori, poi mi facevo usare come uno zerbino.

Ma la responsabilità di questo era esclusivamente mia. Non credo quasi mai a chi mi dice che è sfruttato sul lavoro. Se sai di valere, lotta. Affronta i tuoi interlocutori. Non fare il bamba, il pirla. Agisci. La vita è nelle tue mani. Non mettere scuse. Se vuoi sapere come ho fatto a cambiare comportamenti e strategie, è semplice, ci facciamo due chiacchiere e ti dimostro che, se ti metti in gioco veramente, puoi farlo anche tu!

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